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Loretta Gianni – Sei StraOrdinaria

Quello che conta sono le regole che ci diamo: devono essere chiare e devono essere dinamiche, costruttive…
 
Loretta Gianni

 

 

Mi chiamo Loretta Gianni e sono una socia volontaria del pronto donna dal 2010.
Sono madre di due figli giovani adulti, ho il mio lavoro, coltivo i miei hobbies, e negli ultimi anni ho sentito il bisogno di dedicare parte del mio tempo al volontariato. Perché ho scelto una associazione che si occupa di violenza di genere? Perché credo molto nell’aiuto e nel sostegno delle donne “per” le donne.
 
Sono madre di due figli giovani adulti, ho il mio lavoro, coltivo i miei hobbies, e negli ultimi anni ho sentito il bisogno di dedicare parte del mio tempo al volontariato. Perché ho scelto una associazione che si occupa di violenza di genere? Perché credo molto nell’aiuto e nel sostegno delle donne “per” le donne.
 
Pensa che per risolvere i problemi spesso basti trasformare le debolezze in punti di forza e che la più grande risorsa che ha una donna in difficoltà sia se stessa. Si descrive: curiosa, determinata, ironica.

Per me la parola donna significa innanzi tutto vita, sensibilità, cura ed empatia.

Penso alle numerose donne che nella storia hanno dovuto mettere da parte la propria femminilità per poter dare voce e realizzare i propri desideri nel campo professionale, politico e sociale.
Le battaglie fatte dalle donne nella storia per  fare rispettare i propri diritti sono state numerose ed al une hanno  sacrificato la loro  stessa vita.
Ancora oggi ci sono numerosi ostacoli da superare ma sono convinta che nella solidarietà tra donne e uomini  risiede la possibilità di superarli.
 
La parola donna infatti  per me significa anche determinazione, dignità e forza.

 

“Le fragilità: punto di forza?

Questa domanda potrebbe sembrare una contraddizione, tuttavia le esperienze di vita personale e professionale mi hanno portato a fare questa riflessione.

Spesso, come donna, mi sono trovata a fare i conti con le mie fragilità, che mi possono aver ostacolato nell’affrontare le situazioni difficili in cui mi sono imbattuta.

Possono contare sull’aiuto della nostra associazione, ma la cosa più importante che devono ricordare è che la più grande risorsa che hanno sono loro stesse, con le loro fragilità e la loro forza.

Ma la chiave  della soluzione dei problemi e delle difficoltà spesso risiedeva nella trasformazione di un punto debole  in un punto di forza, cercando di fare emergere  la parti “buone” della fragilità: come la sensibilità, l’attenzione, la cura, e l’empatia.

Quello che vorrei dire alle donne che stanno vivendo situazioni difficili e che possono essere scoraggiate e impaurite, è che non sono sole. Possono contare sull’aiuto della nostra associazione, ma la cosa più importante che devono ricordare è che la più grande risorsa che hanno sono loro stesse, con le loro fragilità e la loro forza.”

Scopri di più sulla campagna: Sei StraOrdinaria

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