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Aiuto Concreto

Gli altri siamo noi!

Aiuto Concreto è un progetto nato nel mese di marzo 2020, nel periodo in cui la pandemia “Coronavirus” colpiva il nostro piccolo grande mondo. Un periodo in cui le nostre certezze venivamo fermate da un’emergenza. Le vittime erano tante, sentire nei notiziari che solo in Italia le vittime erano ogni giorno 700, 800, 900, faceva paura, tanta, faceva venire i mente i racconti di chi le vittime le ha viste: i nostri nonni in Italia, i rifugiati arrivati qui nelle nostre città. Pochi mesi fa pensavamo che certe cose succedevano solo altrove, forse un domani riusciremo ad essere grati a questo periodo, perché avremo saputo scoprirci Umani.

Aiuto Concreto nasce con l’intento di dare un contributo positivo e concreto alla comunità in questo periodo di difficoltà. Molte famiglie e singole persone hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, altri alla fine della settimana. Sono tanti i motivi per cui non riescono ad accedere agli aiuti  che sono stati messi a disposizione da parte delle istituzioni e da alcune associazioni.

Le nostre esperienze passate ci hanno aiutato a conoscere meglio alcune realtà del nostro territorio, a creare e coltivare relazioni, quel ponte invisibile costruito nel tempo con fiducia, azioni, ascolto e parole

L’Aiuto Concreto consiste nel consegnare articoli di prima necessità (viveri e prodotti di igiene personale). In un primo momento ci siamo autotassati, fra soci dell’associazione, ma poi nei giorni successivi siamo stati aiutati da amici che volevano contribuire anche loro, chi con un pacco di pasta, chi con la spesa già fatta, chi economicamente. Ora siamo supportati economicamente anche dalla Sezione Soci Coop di Arezzo con un contributo (400 euro) da spendere esclusivamente in viveri di prima necessità.

Partner

Sono tutte le persone che ci aiutano in silenzio.

Sezione Soci Coop di Arezzo

 

Come puoi aiutare

Ci sono varie possibilità per dare una mano, ciascuno come può:
1. Puoi aiutarci a individuare persone, famiglie che hanno difficoltà. Puoi segnalarcele privatamente scrivendo a segniconcreti@gmail.com
2. Puoi darci articoli di prima necessità, siamo disposti a ritirarli
3. Puoi venire insieme a noi a fare la spesa e consegnare ai destinatari
4. Puoi aiutarci con le consegne dentro al Comune di Arezzo
5. Puoi aiutarci economicamente con un bonifico bancario intestato a Associazione Segni Concreti, IBAN – IT02W0103014100000004441321 – causale: Aiuto Concreto – Covid19

 

Contattaci

Se leggi questo messaggio e sei in difficoltà non sentirti in imbarazzo. Mandaci un messaggio nei nostri canali social o una mail in privato e faremo il possibile per aiutarti. segniconcreti@gmail.com

Se io potrò impedire
ad un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano.
Se allevierò il dolore di una vita
o allevierò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano!
L’oggi è lontano dall’infanzia
ma su e giù per le colline
tengo più stretta la sua mano
che accorcia tutte le distanze!
I piedi di chi cammina verso casa
vanno con sandali più leggeri!

Emily Dickinson

#aiutoconcreto #andràtuttobene #iorestoacasa

 

Covid-19

Informazioni utili per contrastare il Covid-19 in più lingue: people corner

Nelle zone urbane, ma non solo, esistono tutta una serie di persone fuori da qualsiasi percorso di accoglienza o che, a vario titolo, non possono o non vogliono entrare in contatto con le reti istituzionali. Parliamo di tutte quelle vulnerabilità presenti nei vari territori che non hanno alcun “aggancio” con le reti sanitarie o sociali italiane. Per esempio non hanno accesso al servizio sanitario pubblico o, semplicemente,  non sanno come farvi accesso.
Tutto è stato reso più complicato dalla pandemia di COVID-19 che sta dilagando sul territorio mondiale e che rende ancora più vulnerabili coloro che già per definizione sono “i vulnerabili”. Tra la popolazione fragile è evidente che un numero cospicuo è rappresentato dalle comunità straniere che, ancor più difficilmente, riescono ad agganciare il nostro sistema. È inevitabile che questa categoria di persone, tra cui sono presenti anche degli italiani è a rischio da un punto di vista sanitario ai tempi del COVID-19, sia per la possibilità di contagiarsi che di essere veicolo di contagio, se non opportunamente informata rispetto alla gestione della crisi sanitaria ed economica in corso.
Abbiamo quindi deciso di realizzare un progetto dedicato al COVID-19 che consiste in alcuni brevi video informativi in varie lingue.
Il nostro primo obiettivo è quello di dare alle persone uno strumento concreto su come chiedere aiuto in caso di malessere, spiegare i sintomi e dare i numeri di pubblica utilità a cui chiedere aiuto o fare da ponte alle loro richieste.
Il secondo obiettivo è cercare di “smontare” una serie di stereotipi che stanno dilagando in alcune comunità straniere, per esempio che chi appartiene ad alcune comunità non si ammala o si ammala meno. Questo stereotipo può essere estremamente pericoloso per le popolazioni migranti ma anche per tutti gli altri, poiché siamo TUTTI vittime e veicolo di contagio. Un altro stereotipo emerso, sebbene in maniera meno decisa, è la “credenza”, soprattutto all’interno di alcune comunità straniere, è che i “neri” malati di COVID non abbiano accesso alle cure all’interno degli ospedali italiani. A causa di questa credenza, ci sono state persone che, pur sintomatiche, non hanno chiesto l’accesso alle cure sanitarie mettendo in grave pericolo la loro stessa vita.

Ringraziamo di cuore i nostri volontari e soci per aver reso possibile questo progetto collaborando alla scrittura, traduzione, lettura e realizzazione dei video.

Un grazie speciale a Gloria che ha condiviso il bisogno di realizzare del materiale divulgativo come quello che abbiamo fatto; un grazie anche a Letizia e Lorena, per aver accolto l’appello di Gloria e per essersi occupate, insieme a lei, di coordinare il progetto.
 

 Amarico


 

Arabo


 

Francese


 

Inglese


 

Italiano


 

Pidgin


 

Tigrigna

 

Grazie a:

Barbara Benato – lingua francese
Alessandro Braga – animazione e montaggio dei video
Letizia Cirillo – lingua inglese e progettazione
Gloria Gilardoni – progettazione
Wendi Sofie Fragomeli – supporto
Mercy Imasuen – lingua pidgin
Naomi Rose Leach – lingua amarica
Roberto Mattesini – lingua italiana
Lorena Pedulli – lingua tigrina e progettazione
Giulia Rubechi – supporto
Slimane Sorour – lingua araba
Demostenes Uscamayta Ayvar – regia dei video

 

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 Leggi gli articoli

 

 

Sentirsi parte di una comunità

Di Lorena Pedulli Vogliamo raccontarvi quest’esperienza a partire da noi, raccontandovi le azioni di tante persone e le sensazioni di tanti giorni messi insieme. In questo particolare momento, non stiamo facendo nulla di straordinario se non fare qualcosa di utile anche noi, in modo tale che ognuno di noi si senta parte, si senta comunità. Siamo stati contaminati dalla tanta solidarietà osservata intorno a noi: abbia
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