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Il bel Paese – #ConcretaMente

Il bel Paese

Abdou M. Diouf*

 

Continuo a cercare il bello di questo paese.
Decido che dovrei cercare di assomigliargli.
Non allo stivale sgualcito.
Dovrei assomigliare a questo paese.
A quello che resiste.

Sono passati quasi sei mesi dalla mia laurea e dopo tutto continuo a cercare il bello di questo paese. Qualcosa che mi convinca a restare qua. Ancora.

Mi ostino, mi ci arrabbio, m’incazzo e mi chiedo che ne sarà di me e della mia laurea, del tempo e dei soldi investiti nell’Università Italiana.

Che ne sarà di tutto quello che mi ha dato questo paese e che piano piano mi sta togliendo?

Poi penso agli Uffizi, a Roma, alle Alpi, alla letteratura, ai cantautori, al cinema degli anni Cinquanta, ai partigiani e alle loro storie così tristi, ma così romantiche, a tutto quello che in questo dannato e meraviglioso stivale sgualcito resiste e decido che dovrei cercare di assomigliargli.

Non allo stivale sgualcito.

Dovrei assomigliare a questo paese.

A quello che resiste.

Dovremmo un po’ assomigliare tutti a questo paese.

Dovremmo assomigliare a quel museo, messo lì, nella bellissima Firenze, dove, ogni anno, milioni di turisti scattano foto da portare via con sé. E a quella Cupola che ogni volta mi fa innamorare.

Dovremmo assomigliare a quella città che per secoli ha dominato l’Europa. E a quel monumento che ho sempre visto da fuori: il Colosseo. Ma che sono certo essere bello pure dentro.

Come le persone.

Dovremmo assomigliare a quelle montagne, infinite e belle, messe lì, lungo il confine, come a dire : “Italo, ti proteggo io”.

Dovremmo assomigliare a quella parte dell’Italia dove è sempre estate: “al Sud”.

Dovremmo assomigliare a quella parte dell’Italia dove è sempre estate: “al Sud”.

Dovremmo assomigliare a tutti i partigiani. Alle loro storie. Alla nonna di Saahra, alla mia famiglia:

Siamo vicini alla Svizzera. O Eri tra stavano sul confine a sparare e fare perquisizioni. O eri tra quelli  che di notte facevano passare di là agli ebrei. La mia  famiglia indovina da che parte stava?.

Dovremmo assomigliare all’umanità di Vittorio Arrigoni.

Dovremmo assomigliare all’umanità di Vittorio Arrigoni. Al coraggio di Paolo Borsellino, all’onestà di Giovanni Falcone. All’entusiasmo di Sandro Pertini.

Dovremmo assomigliare all’intelligenza della Montalcini, della Hack.  A.Dulbecco e al suo premio Nobel. E a tutti i grandi geni che il mondo invidia all’Italia.

Dovremmo assomigliare a Dante e alla sua Divina Commedia. Alla bella Beatrice. Ma anche assomigliare a Petrarca e al suo Canzoniere, senza dimenticarci di Boccacio e suo Decameron.
Troisi_V2Dovremmo assomigliare ai racconti di Calvino e di Pirandello. Alle poesie di Montale e  Ungaretti.

Dovremmo assomigliare alle canzoni di De Andrè e di Guccini. Ai testi di Gaber e di De Gregori e al Romanticismo di Vecchioni e  Mina.

Dovremmo assomigliare alla musica di Einaudi.

Dovremmo assomigliare a chi, venendo da lontano, porta belle storie da vivere e raccontare

Dovremmo assomigliare a chi, venendo da lontano, porta belle storie da vivere e raccontare. A Modou.

Dovremmo assomigliare alla musica di Einaudi.

Dovremmo assomigliare ai Film di Federico Fellini e di Vittorio De Sica. Alla vita è bella di Benigni. Senza scordarci Il Postino di Troisi.

E dovremmo assomigliare alla straordinaria bellezza di Sophia Loren.

Dovremmo un po’ di assomigliare a questo bel paese.

Continuo a cercare il bello di questo paese, mi ostino, mi ci arrabbio, m’incazzo perché non riesco a  trovarlo.

Continuo a cercare il bello di questo paese, mi ostino, mi ci arrabbio, m’incazzo perché non riesco a  trovarlo.

Poi penso a quello che resiste.

A quelo che di bello è rimasto.

A Saahra.

E non mi arrabbio più.

 

Dal Romanzo di ABDOU M. Diouf – È SEMPRE ESTATE
Puoi acquistare il libro nelle librerie, Amazon o scrivendo a: segniconcreti@gmail.com

 

IL BEL PAESE - Abdou M. Diouf - #ConcretaMente - www.segniconcreti.org

IL BEL PAESE – Abdou M. Diouf – #ConcretaMente – www.segniconcreti.org

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Abdou M. Diouf

Abdou M. Diouf, nato a Cotonou il 7 Agosto 1989. Laureato in Biologia. Scrittore e pallavolista per hobby, fan di Guccini per professione. Amo la musica e i libri e se potessi riavere indietro tutti i soldi che ho speso in libri e concerti, li rispenderei in libri e concerti. Un tipo perso dietro le nuvole e la poesia.
Autore del fortunato romanzo È sempre estate. Per Segni Concreti, ogni mercoledì condivide i sogni della campagna Sogni Concreti.

 

 

 

 

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